La normativa in merito al licenziamento è spesso oggetto di discussione, questo evidentemente perché deve conciliare esigenze diverse e tutelare contemporaneamente due ruoli contrapposti.
Da un lato l’imprenditore, al quale deve essere garantita la possibilità di poter licenziare, laddove necessario, dall’altro lato il dipendente, il cui posto di lavoro deve avere garanzie di tutela, senza rischiare di essere licenziato se non per un valido motivo.
Tali argomenti importanti risultano di non facile risoluzione ed ecco perché la normativa in merito è in continuo aggiornamento.
Trovare le prove per il licenziamento per giusta causa
Esistono delle circostanze che rientrano nel cosiddetto “licenziamento per giusta causa”, ossia tutti quei casi in cui il datore di lavoro ha il diritto di licenziare un proprio dipendente, in quanto il comportamento da lui tenuto, configura la fattispecie prevista dalla legge.
L’infedeltà aziendale, l’assenteismo, il doppio lavoro sono solo alcuni dei casi che configurano una giusta causa di licenziamento, come stabilito dalla recente sentenza della Cassazione nr. 2550 del 10 febbraio 2015, la norma sugli obblighi di fedeltà e non concorrenza dei lavoratori, che vieta anche comportamenti extra lavorativi pregiudizievoli nei confronti del datore di lavoro.
Motivo di licenziamento può altresì essere sostenuto dall’inadempimento di quanto previsto dalla legge 104/92, che concede permessi destinati all’assistenza di familiari portatori di handicap e con invalidità grave.
Il datore di lavoro, il quale nutre sospetti sui suoi dipendenti che godono di quanto previsto dalla suddetta norma, può avvalersi di un’agenzia investigativa autorizzata, con lo scopo di tutelare il proprio patrimonio aziendale, senza violare lo Statuto dei Lavoratori e la privacy.
Il report finale dell’investigatore redatto con materiale video fotografico e la testimonianza davanti al giudice, può risultare di grande importanza durante il processo civile per licenziamento.
In merito all’argomento, un cambiamento importante è stato introdotto dal Jobs Act con il rinnovo dell’articolo nr. 18 dello Statuto dei lavoratori, che riguarda tutti i neo assunti con contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, secondo la norma più recente viene introdotto, tra gli altri, il licenziamento per scarso rendimento.
Qualunque siano le motivazioni del licenziamento, anche se previste dalla normativa, sarà necessario per il datore di lavoro dimostrare, con delle prove valide, la condotta del dipendente a cui è rivolto il licenziamento.
Rivolgersi alla nostra agenzia investigativa è il modo migliore e più veloce per farlo.