Negli ultimi anni le esigenze delle aziende sono cambiate notevolmente, è cambiato il modo stesso di produrre, di commercializzare e di investire nel mercato, sono cambiati dunque anche i beni da tutelare e con loro le richieste di indagini.
Maggiore importanza viene data alle conoscenze e alle competenze, elementi quali creatività, fantasia, innovazione, capacità di lavorare in gruppo, flessibilità, sono ora considerati importanti, se non essenziali, per poter lavorare in un’azienda di successo. Offrire il prodotto giusto, in un mercato oramai saturo è una sfida sempre più complessa, che richiede la valutazione di molti fattori e quindi la preparazione del personale su più campi.
Tutte queste capacità intellettuali, sono definite con il termine inglese Know How e sono il bene più prezioso che un’azienda oggi possa voler tutelare.
Testare l’affidabilità dei dipendenti e di coloro che entrano a far parte del processo aziendale, avendo quindi accesso a tutte le informazioni che riguardano l’azienda, ancora prima che un diritto, è un dovere dell’imprenditore che voglia tutelare la propria impresa.
L’attività di spionaggio, in passato riferita esclusivamente ad ambienti militari e politici, è oggi presente in ambito aziendale e commerciale, intorno al quale ruotano interessi economici non indifferenti.
L'infedeltà aziendale e le indagini sui dipendenti
Molto spesso a recare danni all’azienda, sono gli stessi dipendenti, che avendo libero accesso a tutte le informazioni cercano di ricavarne un profitto personale, si parla in questi casi di infedeltà aziendale.
La prevenzione è la soluzione migliore per tutelare la propria attività e il proprio lavoro.
Queste indagini possono essere svolte con un approccio generale, volte cioè a scoprire l’esistenza di interessi conflittuali e comportamenti scorretti o in modo più mirato, nel caso in cui si ha già uno specifico dubbio su uno o più dipendenti.
In entrambi i casi i nostri investigatori saranno in grado di svolgere le indagini nella maniera più adatta al caso specifico, fornendo le risposte di cui avete bisogno. Quanto emerso dalle indagini sarà corredato da prove audio/video, le quali saranno indispensabili qualora si decidesse di intentare una causa in merito.
Indagini di questo genere oltre all’esperienza sul campo, richiedono una conoscenza della normativa specifica che regola le investigazioni private in ambito aziendale, al fine di fornire delle prove legittimate dalla legge.
Un altro tipo di indagine è invece quella riservata all’abuso nell’utilizzo dei permessi della legge 104, che prevede il licenziamento in tronco del dipendente, qualora questo sia sorpreso a dedicarsi ad affari personali, anziché al familiare portatore di handicap. Ciò che viene punito, in questi casi, è la menzogna che il dipendente riferisce al datore di lavoro, il quale si vede costretto a procedere ad un riassetto organizzativo della sua azienda, vista la mancanza di uno dei suoi dipendenti.
La Cassazione si è più volte pronunciata precisando che si tratta di truffa ai danni dello Stato e, in particolare, del Servizio Sanitario Nazionale, sul quale gravano le relative indennità, solo in maniera provvisoria anticipate dall’azienda e poi rifuse dall’Inps.
IL DIRITTO DELL’AZIENDA DI AVVALERSI DI UN INVESTIGATORE PRIVATO
È lecito che l’azienda, che nutre sospetti nei confronti dei suoi lavoratori, si rivolga ad un’agenzia investigativa, senza così violare né lo Statuto dei Lavoratori, tantomeno la loro privacy. Tali indagini infatti vengono svolte per tutelare il patrimonio aziendale.
Secondo la giurisprudenza, il datore di lavoro può controllare direttamente o tramite agenzie investigative autorizzate, qualora avvertisse dubbi nei confronti del dipendente che utilizza la legge 104/92 e quindi accertare eventuali sue mancanze.
Il report finale dell’investigatore, costituito da prove documentate tramite materiale video fotografico, assume un valore di prova all’interno del processo civile nella causa di licenziamento. Infatti il detective potrà essere sentito come testimone, integrando così la portata probatoria della sua relazione con dichiarazioni rese davanti al giudice.