Tenore di Vita diverso dal reddito dichiarato? Secondo una recente sentenza, il giusto assegno di mantenimento dei propri figli, si calcola non soltanto dai redditi ufficialmente dichiarati, ma dalle effettive entrate del coniuge, che non sempre corrispondono.
Vediamo nel dettaglio quali sono le regole e le ultime sentenze di merito.
Mantenimento dei figli: come si calcola l’importo giusto?
Si calcola il mantenimento mensile, in base alla capacità economica del genitore obbligato dal provvedimento verso l’altro, con il quale i figli prevalentemente coabitano.
Le spese di mantenimento prevedono, quelle alimentari, abitative, scolastiche, sanitarie e di assistenza morale e materiale.
Le regole previste dalla legge per la quantificazione dell'importo dovuto, salvo accordo tra le parti sono in primis:
- il tenore di vita di cui godeva il figlio prima della separazione dei genitori;
- i tempi trascorsi e di permanenza con ciascun genitore;
- le disponibilità economiche dei genitori.
- eventuale accordo che i coniugi avevano raggiunto prima di procedere giudizialmente.
Il reddito dei coniugi/conviventi è il fattore fondamentale per il calcolo dell'assegno di mantenimento, ma accade a volte che le dichiarazioni dei redditi di uno di essi, non corrispondano all'effettivo stile di vita ed in questo caso, il giudice si può basare sulle "presunzioni di reddito", e nelle situazioni più difficili ad un accertamento più approfondito, con l'ausilio della polizia tributaria.
Cosa dice una recente sentenza della Cassazione:
La Cassazione, in caso di incongruenze tra redditi dichiarati ed effettivo tenore di vita, ha stabilito il principio secondo cui il solo riferimento alle rispettive entrate reddituali degli ex coniugi non è sufficiente per decidere sul fronte del contributo da fornire per il mantenimento dei figli, ma vanno integrate con le complessive situazioni patrimoniali di moglie e marito (Cass. civ., sez. VI, ord., 10 settembre 2021, n. 24460).
Inoltre, ha anche affermato che, a prescindere dal reddito dichiarato al giudice o alla agenzia delle entrate, se il coniuge obbligato conduce un tenore di vita più alto paragonato ai redditi "dichiarati", il calcolo dell'assegno di mantenimento, terrà conto, del tenore effettivo.
L'onere della prova, spetta al genitore che richiede l'assegno di mantenimento (Cass. n. 24830/2014).
Perchè rivolgersi ad un Investigatore privato per richiedere la revisione dell’assegno di Mantenimento:
Sono molti i fattori che possono incidere sulla revisione dell’assegno di mantenimento ricevuto per i propri figli. Dimostrare la presunzione di reddito è una di queste. La nostra agenzia ha l’esperienza necessaria per risolvere queste problematiche, con indagini mirate, basandosi sull’esperienza acquisita negli anni, con indagini svolte allo scopo di fornire prove, che accertano il tenore di vita più alto dei redditi dichiarati dal proprio ex coniuge.
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