Ogni genitore si preoccupa costantemente dl proprio figlio, dal primo giorno che viene al mondo.
Appena nato controlliamo tutta la notte se respira, lo mettiamo di lato per osservarlo meglio, gli siamo a fianco nei primi passi per evitare che cada; lo aiutiamo con il cibo ed evitiamo qualunque cosa possa risultare pericolosa. Può sembrare esagerato ma il nostro senso di protezione si scaturisce dalla prima volta che lo vediamo, che vediamo il nostro bambino, e non se ne va più, rimane bene ancorato a noi, e spesso è un bene perché può evitargli guai o difficoltà.
Quando i figli sono piccoli è molto semplice, apprezzano la nostra presenza continua come i consigli ed i suggerimenti, seguono le indicazioni e abbiamo il controllo totale delle frequentazioni, amicizie e qualsiasi altra cosa li riguardi.
Appena iniziano a crescere invece, e diventano adolescenti, iniziano a recriminare la propria indipendenza, e tutto si complica. I genitori vengono subito visti come dei controllori che vogliono limitare la libertà e non come le persone preoccupate che in realtà sono. E con questa società complessa nessuno può evitare di stare in ansia. A volte basta fidarci e va tutto liscio, gli insegnamenti che abbiamo lasciato nel corso degli anni iniziano a dare i loro frutti ed i bambini che abbiamo cresciuto diventano ragazzi coscienziosi che non superano i limiti e passano le giornate fra lo studio, lo sport e qualche amico fidato. In altre occasioni invece non tutto risulta così semplice, e vediamo i nostri figli cambiare che quasi non li riconosciamo, ci escludono dalla loro vita tenendoci all'oscuro con silenzi interminabili.
Bisogna, in questi casi, stare molto all'erta e non sottovalutare i segni. Ma quali sono? Analizziamoli insieme.
Segnali da tenere sotto controllo
Quando i figli crescono inevitabilmente si allontanano dai genitori ed iniziano a percorrere la loro vita senza volere nessuna intromissione. Discorso giusto e rispettabile se si reputano abbastanza maturi, o se sono significativamente grandi da poter gestire ogni situazione in maniera adeguata e pragmatica. Spesso però noi genitori ci rendiamo conto che non è così, che da un giorno all'altro il ragazzo che abbiamo davanti si chiude in se stesso, inizia a non riuscire a dormire e mostra un atteggiamento aggressivo e minaccioso.Oppure esce accompagnato da un coltellino, salta la scuola o prende voti lontani dalla normalità.
Atteggiamenti che ci fanno preoccupare, e che sono segnali forti di qualcosa che non va. Cosa fare in questo caso?La scelta più ovvia, dopo il tentativo, spesso inutile, di parlare con i figli è quelli di rivolgerci ad un investigatore privato. Investigazioni private per controllare minori In momenti di grande confusione, quando i nostri bambini si sentono già grandi ma in realtà sono solo ragazzi, ed iniziano a mostrare segnali e comportamenti preoccupanti, l'unica soluzione possibile è quella di rivolgersi ad un professionista. Chiedere aiuto ad un investigatore privato sembra una cosa destinata più che altro ad infedeltà coniugali, ma non è assolutamente così, anzi, controllare minori grazie all'aiuto di un esperto del settore non può che riportare una grande tranquillità in famiglia.
Tony Ponzi è un'eccellenza in questo campo, e la sua agenzia investigativa con sede a Roma e Pescara è fra le più conosciute ed affidabili d'Italia. Grazie all'enorme competenza controllerà la nuova vita dei nostri ragazzi segnalandoci le possibili amicizie sbagliate o le scelte inadeguate, mettendoci in condizione di riacquistare il controllo ed aiutarli nei momenti di difficoltà.
Un validissmo aiuto di cui spesso non possiamo fare a meno.
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