La finta denuncia di abusi sessuali sulla prole, da parte del partner, comporta l’addebito di separazione a carico di quest’ultimo. Infatti, tale comportamento è idoneo a vulnerare in maniera insanabile l’affectio tra i coniugi ponendosi come causa della successiva crisi coniugale.
È quanto ha chiarito la Corte di Cassazione, sesta sezione civile, nell’ordinanza numero 20374/2018, chiamata a pronunciarsi in merito al ricorso di una donna, la quale si era vista addebitare la separazione dall’ex marito. In particolare, si legge nella sentenza, che l’elemento decisivo della rottura del legame di fiducia e affettività tra i coniugi è stato un grave episodio di denuncia, da parte della moglie, di abusi sessuali che il marito avrebbe commesso sulla loro bambina, nonostante fosse consapevole dell’insussistenza dei fatti e delle conseguenze che il marito avrebbe subito a seguito della denuncia.
A giudizio della Corte d’Appello la denuncia sporta dolosamente dalla signora avrebbe anche turbato la relazione del padre con la figlia, pertanto respinge le doglianze della moglie e le conferma l’addebito di separazione.
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